Fidarsi.
E’ qualcosa che non riesco a fare. Riconosco questo limite da quando il mio ragazzo, dopo aver litigato, calmo mi dice: ”non capisco per quale motivo tu non riesca a fidarti di quello che provo per te”.
Impietrisco. Ci penso da allora e da allora ho realizzato che effettivamente è così. La verità è che non credo possibile che i miei sentimenti possano essere simmetricamente corrisposti. Specialmente quando il mio ragazzo è quello che non riesce ad esprimere, ma me lo dimostra. E’ bello, ma certe volte hai bisogno di sentirlo dire. Hai bisogno di essere sicura che non sei tu ad interpretare male, bensì è l’altro che ti mette di fronte ad una realtà. Certe parole vuoi proprio sentirle.
La colpa è del mio passato e dei suoi fantasmi. Ho vissuto una storia in cui, all’inizio, sono stata severamente schiaffeggiata da prototipi di donna “ideale”, così differente da me e che casualmente avevano le sembianze di un’ex ragazza. E’ durato pochi mesi. Mesi in cui, penso, il mio ex ragazzo aveva bisogno di abituarsi all’idea che non stava più con la ragazza con cui aveva trascorso diversi anni e stava iniziando la sua seconda storia seria. Anche se dopo ci siamo innamorati e la storia è andata avanti per due anni, io non ho mai dimenticato. Masticavo amore e dolore e buttavo giù, illudendomi che sarebbe passata. Ma non è mai stato così. Io non ho mai detto niente di quanto avessi sofferto nei primi mesi. Continuavo, anche dopo, quando lui sembrava essere perso di me, ad aver paura di essere inadatta, creando inevitabilmente una grande ulcera nei tessuti della nostra storia.
Comunque, eravamo due ragazzini. Ed è successo molto tempo fa. Ora siamo buoni amici e io lo rimprovero quando mi dice che sono stata il suo più grande amore. Lui ride e mi promette che non ripeterà lo stesso errore con un’altra.
Nonostante questo però, sento che da quel momento mi è rimasta la grande paura che la persona che mi è accanto non potrà mai nutrire totale amore nei miei confronti. Mi sento sempre, perennemente, inadatta. Non dovrei. Sono una ragazza bella, brillante, intelligente, solare. Questo lo so, senza modestia. Ho i miei difetti, come tutti. Vorrei essere diversa, qualche volta, quando mi faccio prendere dalle mie paturnie…ma in generale mi piaccio.
Eppure non riesco mai a fidarmi totalmente. Ho paura della perdita. Ho paura di soffrire. Metto in gioco tutti i miei sentimenti perchè sono passionale, ma rimango con un grosso nodo alla gola che mi fa tendere come una corda di violino e mi fa restare sull’attenti, sempre. Qualsiasi piccola considerazione viene interpretata negativamente come un’allusione alla mia inadeguatezza.
E’ reale tutto questo? No, è nella mia testa. Io lo so.
Ho una corona di insicurezze che mi avvolge. Sento che dal momento in cui intraprendo una storia, la persona che mi è accanto ha già preparato la scheda dei pro e i contro da ticcare come se fosse una lista della spesa. Check, check, check.
Ma non ripeterò lo stesso errore, perchè stavolta è diverso. Le mie paure non sono giustificate e, anzi, sono tradite puntualmente da diversi segnali. Credo che, adesso, il tempo, oggetto delle mie speranze passate, potrà seriamente dimostrarmi che sono solo una stupida